
25.12.2021 | Teodor Burnar
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COME LAVORO / Sonia Pasquali (Italia): “Il segreto è l'amore. Amore per la tua professione, amore per i problemi dei tuoi clienti”
D: Qual è la tua attuale posizione lavorativa?
R: Sono un avvocato indipendente. Gestisco la mia attività, quindi non sto lavorando con altri avvocati o per un altro avvocato, almeno non più. Ho avuto questa opportunità a causa di questa pandemia. Negli ultimi anni stavo collaborando con uno Studio Legale, poi la pandemia ha cambiato le nostre esigenze, di conseguenza ho iniziato a lavorare da casa e penso che continuerò così.
D: Che mi dici dei tuoi attuali dispositivi di lavoro: cosa usi?
R: Uso in egual misura sia notebook che cellulare, dipende da cosa devo fare. Se devo scrivere molto, come un atto o un lungo accordo, o un contratto, ovviamente preferisco lavorare su un notebook. Ma a volte si tratta solo di scrivere delle brevi e-mail, e in quel caso penso che un cellulare sia più che sufficiente ed è più comodo!
Ovviamente, il panorama tecnologico in cui operiamo noi avvocati è molto diverso da quello in cui ho iniziato. Quando ero praticante , non sono nemmeno sicura che avessimo gli smartphone! Il mio telefono allora aveva una tastiera e non un touchscreen. Quindi è cambiato molto, anche in termini di comunicazione, processi... Perché in Italia i primi esempi di sperimentazioni telematiche sono iniziati probabilmente nel 2011. Ho iniziato la mia pratica nel 2009. Quindi il mondo è cambiato molto, così come sono cambiati il business, la professione, e il rapporto tra avvocati e clienti.
Ovviamente, il panorama tecnologico in cui operiamo noi avvocati è molto diverso da quello in cui ho iniziato. Quando ero praticante, non sono nemmeno sicura che avessimo gli smartphone!
D: Come descriveresti il tuo stile di lavoro, in poche parole?
R: Il mio stile si sostanzia nel parlare molto con i clienti e farli parlare molto, perché la fiducia tra clienti e avvocati è essenziale. Penso che a volte i clienti abbiano solo bisogno di parlare, e più parlano, più si sentono a loro agio con l'avvocato e così facendo possiamo costruire fiducia sin dall'inizio. Questo è vero soprattutto se consideriamo che lavoro principalmente con persone che hanno a che fare con problemi personali, come il divorzio, l'affidamento dei figli o un parente malato. Dopo aver parlato molto con loro, di solito invio loro un'e-mail, con un elenco di documenti di cui potrei aver bisogno, e solo dopo fisso un appuntamento per incontrarci di persona. Perché anche incontrarsi di persona è importante, ovviamente. Non sempre, perché se c'è qualcosa che questa pandemia ci ha insegnato, è che a volte non è necessario perdere tempo ad incontrarsi per ricevere un documento o qualcosa del genere, quando possiamo risparmiare tempo con una mail.
D: Hai siti web o software legali che utilizzi quotidianamente nella tua attività?
R: Dato che gestisco la mia attività da sola, non utilizzo un particolare software legale. Uso Dropbox, uso Google Drive. In precedenza ho usato EasyLex e Wolters Kluwer Suite. Li usavo quando lavoravo con altri avvocati. Gli strumenti di Google che utilizzo sono ciò di cui ho bisogno, in quanto offrono una piattaforma molto sicura e forniscono anche la crittografia, che protegge i documenti dei miei clienti.
D: Quali gadget usi di più?
R: Non sono nata con un telefono in mano, ma non ci sono così lontano! Penso che attualmente, con il tuo smartphone, puoi svolgere forse 8 o 9 attività lavorative su 10. Quindi penso che, in questo momento, il telefono sia una parte del mio corpo! (ride)
D: Hai un planner preferito?
R: A questo proposito, sono ancora un po' “old style”, quindi ho ancora un'agenda cartacea. Ho provato a usare Trello o altri tipi di strumenti, ma sono tornata sul classico.
D: Com'è la tua scrivania/il tuo spazio di lavoro? Per favore descrivilo in poche brevi frasi.
R: Da quando ho iniziato a lavorare da casa, il mio spazio di lavoro è molto ordinato e la mia postazione di lavoro è meno caotica di prima. Non so perché, esattamente! Amo lavorare da casa. Quello che ho notato è che i miei clienti preferiscono venire qui, in una casa, piuttosto che in un ufficio. Forse non fisserò un appuntamento con un amministratore delegato a casa mia, anche se alla fine è successo l'anno scorso. Per fortuna ho un giardino, quindi per la maggior parte dei miei clienti ha funzionato alla grande, soprattutto durante il "lockdown" che abbiamo vissuto qui in Italia. Li ha fatti sentire a loro agio e aperti. Questa è una grande lezione che la pandemia ci ha insegnato: tutti noi abbiamo un lato umano che dovremmo mostrare volontariamente di volta in volta. Come ci diceva il mio dominus: "Ricordate, ragazze, noi avvocati dobbiamo essere degli ottimi psicologi!". Aveva ragione. È qualcosa che impari col tempo, lavorando.
Amo lavorare da casa. Quello che ho notato è che i miei clienti preferiscono venire qui, in una casa, che in un ufficio. Forse non fisserò un appuntamento con un amministratore delegato a casa mia, anche se alla fine è successo l'anno scorso. Per fortuna ho un giardino, quindi per la maggior parte dei miei clienti ha funzionato alla grande, soprattutto durante il "lockdown" che abbiamo vissuto qui in Italia
D: Cosa è cambiato nella tua routine lavorativa quotidiana rispetto ai tuoi primi giorni come avvocato? Gestisci meglio il tempo adesso?
R: Penso che sia cambiato in un meglio. Perché, quando sei un praticante, o quando sei un giovanissimo avvocato, almeno in Italia, non puoi gestire la tua attività se non sei molto, molto fortunato o qualcuno ti aiuta a farlo. Quindi ora ho molto più tempo libero di prima, perché nei primi anni lavoravo con e per altri avvocati, quindi mi occupavo degli incarichi che ci affidavano e dei loro incarichi. Avevo un'agenda molto fitta che non sempre dipendeva da me. Dato che sono una persona molto organizzata e amo avere tutto pianificato, ora posso gestire meglio il mio tempo. Questa è la parte migliore.
D'altra parte, ci sono però molte responsabilità in più che non avevo quando lavoravo per altri in uno studio legale.
D: La carenza di sonno è notoriamente uno dei "tratti" professionali degli avvocati. Quanto dormi?
R: Ho avuto alcuni problemi di sonno nel tempo. Così ho lavorato su me stessa, per cambiare la mia mentalità. Anche se a volte non puoi evitare di essere ansioso - perché succede – in quei momenti cerco di ricordare a me stessa che ho fatto del mio meglio. Se non altro, ultimamente dormo 8 ore al giorno. Non è stato lo stesso durante il lockdown, l'anno scorso, anche se non era necessariamente legato al lavoro, però!
D: Come pensi che WOLEP cambierà le tue abitudini lavorative in futuro?
R: Prima di tutto, mi auguro vivamente che lo farà. Credo che questo sia il futuro. Non sono sicura se in Italia funzionerà così facilmente, né tantomeno velocemente. È innegabile che questa pandemia abbia costretto molti di noi a migliorare le proprie competenze tecnologiche. In precedenza, in Italia avevamo una mentalità “vecchia” che questa pandemia ha, in parte, svecchiato. Quindi per me ciò che rappresenta WOLEP è il cambiamento, il futuro del lavoro - e sicuramente lo adotteremo anche in Italia. Si spera che i clienti italiani scoprano questa nuova rete e la utilizzino. Penso che WOLEP porterà a ciascuno di noi nuovi clienti e anche nuove possibilità di lavorare insieme. Collaborare con un collega straniero è una grande opportunità per migliorarsi e per imparare qualcosa di nuovo che magari prima non conoscevi.
In precedenza, in Italia avevamo una mentalità “vecchia” che questa pandemia ha, in parte, svecchiato. Quindi per me ciò che rappresenta WOLEP è il cambiamento, il futuro del lavoro - e sicuramente lo adotteremo anche in Italia. Si spera che i clienti italiani scoprano questa nuova rete e la utilizzino. Penso che WOLEP porterà a ciascuno di noi nuovi clienti e anche nuove possibilità di lavorare insieme
D: Qualche consiglio di lavoro per i giovani avvocati che cercano di farsi un nome?
R: Penso che tutti noi vorremmo avere l’esperienza che possediamo oggi, ed essere di 10 anni più giovani! Ma credo che l'unico vero segreto per essere un buon avvocato sia l'amore per questo mestiere, farlo con passione. Perché è piuttosto difficile, è piuttosto impegnativo, indipendentemente dal ramo del diritto in cui operi. Quindi potrei essere definita un avvocato romantico, ma penso che l'amore sia la risposta e l'amore sia il segreto. Se non lo ami, non sarai nemmeno in grado di parlare efficacemente con un cliente!
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